Una storia che ha inizio nel tardo rinascimento, un borgo antico che riprende vita e un paese che emerge con un grande progetto e incantevoli opere d’arte. Questa è la storia del Casal, questo è Funes d’Alpago, un paese che conta a malapena 40 abitanti, ma che brilla di luce propria tra le vecchie vie e i paesaggi montani.
Il Casal è un borgo antico semi-disabitato, che quest’anno, grazie ai coraggiosi investimenti e ai molteplici sforzi di Gilio Munaro, riprende vita con una magnifica ristrutturazione e si colora di splendidi affreschi realizzati dal fratello Vincenzo, artista di fama internazionale.
“Era destino che Gilio, dopo aver girato il mondo, tornasse a casa ed era altrettanto scritto il fatto che anch’io dovessi ripercorrere le mie origini.” Così afferma Vincenzo, orgoglioso del progetto realizzato dal fratello e felice di poter raccontare la storia del Casal attraverso le sue opere.
Nonostante l’industrializzazione e poi gli anni settanta abbiano spopolato Funes, oggi, dopo un lungo silenzio, le persone sembrano voler ricercare quella tranquillità che solo un vecchio borgo di montagna può dare.
Scopriamo la vita e le opere di due fratelli e come hanno fatto rivivere il Casal.